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L’intervista su “Il Punto Pavese”

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    Sono molto orgoglioso di comunicarvi che oggi è stata pubblicata l’intervista realizzata dalla nostra amica Alessia Morello su “Il Punto Pavese”

    Vi riporto qui l’intervista integrale

    BUONA LETTURA !

    «Ho iniziato a fare questo lavoro per gioco e per passione ed ora è il mio mondo». Inizia con questa frase la nostra intervista a Marco Signorelli il titolare di Marcosh.net, una delle più attive agenzie di comunicazione di Pavia. La sua azienda, da quattro anni, si trova alla fine di Corso Manzoni, in via Farina. Ma la carriera di web designer, e ora anche consulente marketing, è iniziata per divertimento: «avevo 16 anni, andavo a scuola e quando finivo di fare i compiti smanettavo con il computer creando siti per l’amico, per il genitore dell’altro amico e per i vicini di casa. Poi, il lavoro è aumentato e a 18 anni ho iniziato a pensare di aprire la partita iva per poter fare della mia passione anche il mio mestiere. Ma forse era ancora un po’ presto.. così, dopo aver concluso gli studi di ragioneria, il mio lavoro ha iniziato a concretizzarsi sempre di più, arrivando all’anno della scelta dell’Università.» Marco si è avvicinato al web quando internet stava iniziando ad affermarsi, attorno agli anni 2000. «Mi recavo in biblioteca per fare le ricerche, perché ai tempi non c’erano ancora le connessioni internet come oggi. Piano piano mi sono appassionato a questo mondo ed oggi è diventato il mio di mondo. »

    Cos’è successo?

    «Per due anni e mezzo ho lavorato dalla camera di casa mia mentre studiavo Comunicazione, Innovazione e Multimedialità all’Università di Pavia. Nel frattempo, mi sono laureato e nel 2010 ho aperto la mia prima attività a Pavia, in Città Giardino. Era uno spazio piccolo, in condivisione con altre persone, ma come inizio era perfetto perché almeno avevo un posto dove accogliere i miei clienti. Successivamente ho cominciato ad avere i primi collaboratori, principalmente studenti universitari che volevano imparare. Fino a quando il lavoro è cresciuto sempre di più e 4 anni e mezzo fa – a luglio sono cinque anni esatti – ho preso un appartamento in via Farina, vicino a Corso Manzoni… ed è diventato il mio ufficio. Il primo e vero ufficio. E da qui, nasce la mia attività. Ci occupiamo di comunicazione a 360 gradi dalla grafica alla creazione di siti e consulenza strategica in ambito di web marketing.»

    E i suoi genitori, come l’hanno presa? Cosa si aspettavano da lei?

    «Per loro inizialmente era un gioco fino a che non ho messo in piedi il primo ufficio.. . Lì, hanno visto che avevo davvero fatto il passo in più ed hanno capito come, oltre alla passione che dimostravo, stavo facendo davvero seriamente e mi hanno dato tutto il loro sostegno e continuano a darmelo oggi. Che cosa si aspettassero da me non lo so forse avrebbero voluto un figlio che lavora in banca che fa orari d’ufficio classici senza troppi pensieri, invece questo lavoro di pensieri ne ha portati e come. Mi ricordo che il primo giorno che mi sono seduto nel mio nuovo ufficio ho pensato: “forse ho fatto il passo più lungo della gamba”, perché ero da solo, non avevo mai chiesto aiuto a nessuno e mi ero guadagnato tutto con fatica. Non sapevo come sarebbe davvero andata. Poi più avanti ho iniziato ad assumere i primi dipendenti, inizialmente in stage poi con contratto d’apprendistato e ora siamo in cinque: due programmatori, una grafica, un responsabile d’amministrazione ed io.»

      

    Sei molto giovane, che difficoltà hai riscontrato nell’aprire e gestire un’azienda? 

    Prima di tutto le tasse, sono alte e non è facile far coincidere tutto, soprattutto all’inizio quando hai tanti costi e non sai come può andare, fai letteralmente un salto nel vuoto. Ho fatto anche fatica a trovare i giusti collaboratori, in questo mondo tutti dicono di saper far tutto ma sono in pochi a saperlo fare davvero. Per questo motivo ho deciso di intraprendere un’altra strada, cercare persone capaci che hanno la passione e tanta voglia di imparare e che grazie al contratto di stage ho potuto formare personalmente e farle crescere in azienda. Da noi lo stage è un percorso naturale perché io credo molto in questa tipologia di contratto, nel senso positivo. Se a fine stage il ragazzo è in gamba e ho le possibilità lo assumo senza dubbio.

    Descrivi una tua giornata tipo..

    Adesso sono sempre in giro perché, ad oggi, il mio lavoro è cambiato: non è più concentrato solo nella realizzazione dei siti ma comprende anche la consulenza aziendale, commerciale e strategica. Ora consulto il cliente, faccio il preventivo e seguo il progetto con i ragazzi, dividendo le attività e coordinando il lavoro.

    Quali sacrifici hai fatto per arrivare fino a qui?

    Una valanga (ride). Ho messo da parte la mia vita per fare questo lavoro. Tante volte non sono andato in vacanza per mettere da parte i soldi da investire in questa attività e ho dovuto rinunciare a molto, anche quando frequentavo l’università, una volta finite le lezioni non potevo uscire con i miei compagni perché dovevo tornare a casa per studiare e lavorare. In quegli anni dormivo anche 4 ore a notte: studiavo e lavoravo. E non solo lavorativamente, ma anche livello affettivo ho dovuto compiere delle rinunce. Il mio lavoro veniva prima e non avevo molto tempo per gestire le relazioni.

    Ti saresti immaginato esattamente così tempo fà?

    Si, assolutamente. Durante l’università ho fatto lo stage in un’agenzia e mentre ero lì, a fissare il computer, la scrivania e le persone lavorare, pensavo che un giorno avrei avuto un’agenzia di comunicazione esattamente così. E ad oggi, la mia impresa si rivolge allo stesso target di clienti. All’inizio avevo piccoli clienti, ora lavoro per grandi aziende e multinazionali.

    Hai qualche rimpianto?

    Il nome dell’azienda! Ti spiego… ho scelto il nome Marcosh perché era il mio soprannome al liceo. Avendo iniziato il lavoro a 16 anni, non avevo immaginato un futuro così reale e concreto. Sicuramente il nome mi è servito perché ero da solo e mi rappresentava totalmente, ma quando ho iniziato ad avere una struttura mi ha un po’ limitato. Un’azienda se non mi conosce pensa di avere a che fare con un solo professionista, ma l’agenzia ora è articolata. Da poco ho cambiato il nome delle mia attività in Gioia Comunicazione che racchiude tutti i miei servizi: marcosh.net per la parte di web design e web marketing, tipografiapavia.it per i servizi di stampa e creativoweb.net focalizzata sulla creazione di app e software gestionali. Praticamente è un grande gruppo che racchiude tutte le mie attività. In questo modo offro ai miei clienti una serie di servizi integrati alla comunicazione con persone specializzate e formate in questi ambiti.

    3 aggettivi per descriverti..

    Direi creativo, strategico e determinato. Quest’ultimo perché tante volte ho avuto momenti di difficoltà, in cui mi sono detto che forse questo non era il mio lavoro o che non ce l’avrei fatta, ma sono andato avanti, convinto di potercela fare, ma la mia strada è questa è la mia passione.

    Come fai a trovare così tanti clienti?

    Io dico sempre che sono l’esempio migliore che ci sia sul fatto che quello che faccio funziona davvero! Io non ho mai fatto telemarketing, porta a porta e le altre classiche azioni commerciali per prendere nuovi clienti. Ho sempre fatto in modo di avere un bel sito web, posizionato bene sui motori di ricerca, con una buona presenza sui social e così facendo le richieste arrivano da sole, sono le aziende stesse a contattarmi perché hanno cercato su Google, hanno avuto il nome da un altro nostro cliente oppure hanno visto i lavori che facciamo sui social e si sono incuriositi, credo che questo sia il segreto del mio successo. Come diceva il buon Mario Quintana Il segreto non è correre dietro alle farfalle ma curare bene il giardino perchè loro vengano da te!

    Consigli per chi ha un sogno da realizzare?

    Darsi un obiettivo tenere bene a mente cosa si vuole essere, immaginarsi di vivere quella situazione e fare di tutto per arrivarci, se non riuscite ad immaginarvi (campioni del mondo, manager di azienda, grandi chef o qualsiasi cosa vogliate diventare) forse non è la strada giusta per voi.  Bisogna avere un obiettivo, sognarsi lì e non mollare mai.

    Se desideri avere una consulenza gratuita in merito a questo argomento, contattaci saremo lieti di aiutare te e il tuo brand!

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